In natura le radici delle orchidee sono ancorate alla corteccia o ai rami degli alberi che le ospitano, da quest'ultimi traggono tutte le sostanze nutritive che gli necessitano per la sopravvivenza quali microrganismi in decomposizione, umidità e acqua.
Le orchidee che invece abbiamo nelle nostre abitazioni, essendo in vaso, devono essere aiutate da noi nel reperimento delle sostanze nutritive, da qui nasce l'indispensabilità delle concimazioni.
Le orchidee come tutte le piante attraverso il processo della fotosintesi clorofilliana ricavano tutto ciò che serve per la loro crescita e sopravvivenza. In teoria sarebbero in grado di fare tutto da sole, però se la pianta non ha sufficiente luce, non compie la fotosintesi e quindi non assorbe l'acqua e non assorbe gli elementi nutritivi in essa contenuti, non cresce. L'acqua di cui vi sto parlando è quella piovana che è già ricca di tutto anche dell'inquinamento delle nostre città, io preferisco usare quella del rubinetto con l'aggiunta di concimi idrosolubili.
Essendoci vari momenti nel ciclo di crescita dell'orchidea ad ogni periodo diverso dobbiamo somministrare un concime diverso per un diverso fabbisogno di elemento nutritivo. Nella fase della ripresa vegetativa, quando iniziano a spuntare nuovi germogli, è bene somministrare una maggiore quantità di azoto; durante lo sviluppo dei boccioli e l'apertura dei fiori meglio somministrare fosforo e potassio alternati, il calcio lo possiamo dare una tantum, va sempre bene in ogni stagione.
Io uso concimi che si sciolgono in acqua, da fine estate ( Settembre ) in concomitanza con la caduta dei fiori inizio le irrigazioni con l'azoto, verso Dicembre spuntano i nuovi steli e continuo con azoto fino a che compaiono sui rami i primi boccioli. La dose del concime è ben riportata sulle confezioni non si può sbagliare. Nella stagione autunnale e invernale, bisogna porre particolare attenzione all'umidità del substrato all'interno del vaso perché con il calo della temperatura, le orchidee assorbono meno acqua, quindi il terriccio resta umido più a lungo, bisogna perciò intervenire calando sia le irrigazioni che le concimazioni, io alterno le due cose, cioè: una volta do solo acqua semplice la volta successiva concimo. Rimane di FONDAMENTALE IMPORTANZA VERIFICARE l'umidità del substrato prima di procedere all'irrigazione, se quest'ultimo risulta ancora umido, aspettare il suo completo asciugamento prima di procedere con qualsiasi operazione sia di irrigazione che di concimazione.
Da quando compaiono i primi boccioli inizio a somministrare una volta il fosforo, una volta il potassio.
Come concimare: per prima cosa si bagna il substrato con acqua semplice, non si immerge mai la pianta nell'acqua con il concime quando è completamente asciutta; dopodiché si lascia la pianta con le radici immerse per circa 1 ora, alla fine si fa scolare tutta l'acqua in eccesso.
Da quando compaiono i primi boccioli inizio a somministrare una volta il fosforo, una volta il potassio.
Come concimare: per prima cosa si bagna il substrato con acqua semplice, non si immerge mai la pianta nell'acqua con il concime quando è completamente asciutta; dopodiché si lascia la pianta con le radici immerse per circa 1 ora, alla fine si fa scolare tutta l'acqua in eccesso.